giovedì 24 febbraio 2011

Parla il 'Faraone degli egittologi'

Parla il 'Faraone degli egittologi'

Zahi Hawass: gli egiziani mi esortavano di proteggere il Museo
Su National Geographic Channel il famoso egittologo racconta cosa avvenne al Museo del Cairo nei giorni delle proteste contro Mubarak e descrive lo stato di salute delle antichità nel Paese arabo
Zahi Hawass: gli egiziani mi esortavano di proteggere il Museo
Roma, 24 feb (Il Velino) - “Quando sono arrivato al Museo del Cairo, ho trovato gli egiziani difendere l’edificio con il proprio corpo. Tutti loro mi esortavano: protegga il Museo”. È quanto raccontato da Zahi Hawass in un’intervista concessa in esclusiva a National Geographic Channel (canale 403 di Sky). Criticato per la gestione tenuta durante i giorni caotici delle proteste contro l’ex presidente Hosni Mubarak, il ministro di Stato per le antichità ricostruisce i primi momenti del suo arrivo al Museo e, per la prima volta, apre alle telecamere le porte del laboratorio di conservazione e restauro del Museo. L’intervista verrà trasmessa domani venerdì 25 febbraio alle 21.10 e aprirà il ciclo di documentari “I tesori dell’Egitto”, un viaggio alla scoperta delle meraviglie d’arte del Paese arabo, che andrà in onda anche sabato 26 febbraio. “Quando incontrai per la prima volta la stampa – ricorda Hawass – spiegai che il museo era salvo: niente era stato rubato. Intendevo che i capolavori del museo non erano stati toccati. Facendo l’inventario, scoprimmo che mancavano otto oggetti. Compiendo una serie di ricerche, ne abbiamo rinvenuti quattro. E sono sicuro che alla fine li ritroveremo tutti. Sempre durante l’inventario scoprimmo che tredici vetrine erano state aperte. Dentro c’erano 70 oggetti, di cui 20 in pessime condizioni. Ma abbiamo lavorato duramente e siamo riusciti a restaurarli in maniera meravigliosa”. “Ad ogni modo, la cosa più importante – conclude Hawass – è che i principali monumenti dell’Egitto sono stati risparmiati, come la valle dei Re dove si trova la tomba del Re Tutankhamon. Siamo entrati in ogni Piramide e, grazie al cielo, tutte le tombe erano intatte”.
Il Velino

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